domande aperte per l'autoverifica

- La popolazione mondiale: quanti siamo, quanti saremo, perché e dove aumenta

 

- mortalità, natalità, fecondità, saldo naturale e la loro situazione nei paesi ricchi e poveri

 

- Calcola tasso di natalità, tasso di mortalità e incremento naturale di una popolazione

 

- Che differenza c’è tra speranza di vita media e età media in un Paese? Perché entrambe sono più alte nei paesi ricchi?

 

- quali sono i due principali motivi che spingono un individuo a emigrare?

 

- Cos’è la migrazione interna? è avvenuta in Italia?

 

- descrivi l’emigrazione dall’Italia dal 1850 al 1970: quante persone ha coinvolto? Quali sono state le mete principali? Quali erano i motivi della migrazione?

 

- quanti sono gli abitanti in Italia oggi? Quanti di loro sono stranieri? Quali sono i principali paesi di origine?

 

scheda sulle migrazioni

Emigrazione e immigrazione italiana

 

 

 

MIGRAZIONI INTERNE

 

1° fase (1850-1950): da Trentino-Alto Adige e Venezia Giulia a Lombardia e Piemonte per lavori stagionali  o per prestare servizio nelle famiglie ricche.

 

2° fase: 1950-60: l’Italia diventa in pochi anni un paese industriale; le città si popolarono e crebbero in modo vertiginoso, con migranti dalle campagne soprattutto del sud Italia (circa 6.000.000 di italiani si trasferirono al Nord).

 

 

 

EMIGRAZIONE

 

L'Italia è stata interessata dal fenomeno dell'emigrazione soprattutto nei secoli XIX e XX, prima soprattutto verso le Americhe, poi nel dopoguerra (1950) verso i paesi europei in sviluppo (Francia, Belgio, Svizzera, Germania). Nei primi anni i migranti partirono dalle regioni del Nord (Veneto, Friuli, Piemonte), poi, soprattutto dal Sud.

 

L’emigrazione italiana, dal 1861 al 1970, coinvolse oltre 27 milioni di cittadini!

 

A partire dagli anni 1970 molti italiani rimpatriarono.

 

Oriundi= discendenti da antenati italiani: circa 60-70 milioni

 

Emigrati con cittadinanza italiana (i più recenti): sono circa 4 milioni (40/50 mila l’anno), soprattutto in Germania, Svizzera, Argentina e Francia.

 

 

 

IMMIGRAZIONE

 

L'immigrazione in Italia è  un fenomeno relativamente recente, cominciato all'incirca nei primi anni settanta (all’inizio erano ancora in gran parte emigranti italiani che rientravano). Il flusso di stranieri cominciò solo verso la fine degli anni settanta.

 

La popolazione immigrata è composta da tutti i residenti che sono nati all'estero con cittadinanza straniera, anche se hanno successivamente acquisito la cittadinanza italiana; mentre la popolazione straniera è composta da tutti i residenti che hanno cittadinanza straniera, anche se sono nati in Italia.

 

popolazione straniera (1º gennaio 2015), risultano regolarmente residenti in Italia 5.014.437 cittadini stranieri, pari all'8,2% della popolazione residente totale,

 

- Paesi di origine: per circa un quarto sono rumeni, poi albanesi, marocchini, cinesi e ucraini.

 

- distribuzione disomogenea: soprattutto nel nord, con  forte disparità tra i capoluoghi di provincia (con maggiori presenze) e le zone rurali.

 

- Età: gli stranieri residenti in Italia risultano significativamente più giovani

 

- Titolo di studio: livello di educazione simile a quello della popolazione Italiana. 

 

 

 

SBARCHI

 

A sbarcare sulle coste italiane attraversando irregolarmente i confini marittimi sono sia rifugiati, sia migranti economici. Nel 2015, i rifugiati e migranti sbarcati in Italia sono stati 153.842, il 9% in meno rispetto al 2014. 

 

i richiedenti asilo 

 

i richiedenti asilo sono stranieri che hanno presentato all'Italia richiesta di protezione ed ospitalità in base alle convenzioni internazionali, perché perseguitati operché provenienti da zone di guerra. Se la loro richiesta è accolta diventano rifugiati.  Il 2014 è stato, sia in Italia, sia nel resto d'Europa, un anno record per il numero di nuove richieste di asilo. In Italia sono state presentate 64.625 richieste di asilo su un totale di 625.920 in tutta l'Unione Europea.