LE CURVE DI LIVELLO, (DETTE ANCHE ISOIPSE, DAL GRECO ISOS =“UGUALE”E IUPSOS = “ALTEZZA”), SONO LINEE CHE UNISCONO TUTTI I
PUNTI AVENTI LA STESSA ALTEZZA SUL LIVELLO DEL MARE. ESSE COSTITUISCONO IL SISTEMA PIÙ PERFETTO PER RAPPRESENTARE I RILIEVI E VENGONO USATE NELLE CARTE A GRANDE SCALA, COME QUELLE
TOPOGRAFICHE.
LE CURVE DI LIVELLO SI OTTENGONO IMMAGINANDO DI INTERSECARE (=TAGLIARE)UN RILIEVO DEL TERRENO CON DEI PIANI PARALLELI ALLA SUPERFICIE DEL MARE E DISTANTI FRA LORO AD INTERVALLO REGOLARE DI
ALTITUDINE; L’INSIEME DEI PUNTI DOVE I PIANI INCONTRANO IL RILIEVO SONO RAPPRESENTATI DA LINEE CONTINUE AVENTI LA STESSA QUOTA, CHE RAPPRESENTANO APPUNTO LE CURVE DI LIVELLO.
LE ISOIPSE PRESENTANO, QUINDI, DUE PROPRIETÀ: L'EQUIDISTANZA E L'INTERVALLO.
L'EQUIDISTANZA È IL DISLIVELLO CHE SULLA SUPERFICIE TERRESTRE ESISTE TRA DUE CURVE SUCCESSIVE ED È UN ELEMENTO COSTANTE (CIOÈ LE CURVE VENGONO TRACCIATE OGNI 25 M DI DISLIVELLO, 50
M…), MENTRE L'INTERVALLO È LA DISTANZA TRA DUE CURVE SUCCESSIVE SULLA CARTA ED È VARIABILE IN RAPPORTO ALLA RIPIDITÀ DEI PENDII: QUANTO PIÙ L'INTERVALLO È PICCOLO, CIOÈ DOVE LE ISOIPSE RISULTANO
PIÙ RAVVICINATE, TANTO PIÙ LA PENDENZA È ACCENTUATA.
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